A causa dell’impermeabilizzazione del suolo e la conseguente mancanza d’aria ed acqua, gli alberi hanno, da sempre, difficoltà di adattamento all’ambiente urbano, andando incontro ad una crescita difficile e stentata. Negli ultimi anni, in particolare, la prolungata mancanza di fenomeni piovosi, i venti estremi e le cosiddette “bombe d’acqua” sono diventati eventi sempre più frequenti: così il cambiamento climatico in atto modifica radicalmente le esigenze delle nostre città che, di conseguenza, dovranno essere in grado di adattarsi alle diverse condizioni ambientali.
Gli alberi che riescono a svilupparsi nelle difficili condizioni di vita cittadina, tendono a rompere la pavimentazione urbana alla ricerca di fonti di approvvigionamento idrico e di ossigeno. Raramente, infatti, raggiungono il loro pieno potenziale di crescita e riescono a fornire totalmente l’utilità ambientale per la quale sono stati piantati.
Per ridurre gli effetti del cambiamento climatico sarebbe sufficiente mettere a dimora nuovi alberi fornendo, agli stessi, sufficiente spazio per il loro sviluppo e preservare, migliorandone la qualità di vita, gli alberi esistenti, con conseguenti benefici quali l’abbassamento della temperatura urbana, la riduzione di CO2 e l’aumento della schermatura solare, derivante dall’ abbassamento della temperatura di diversi gradi.
Mentre nel mondo si discute di abbassare la temperatura di 1,5 °C entro fine secolo, in Francia per esempio l’obiettivo è di ridurre le temperature urbane di 4°C entro il 2100 e in varie città – Lione su tutte – si stanno realizzando piani notevoli per lo sviluppo del verde urbano.
La Pontarolo Engineering ha sviluppato il sistema Cupolex Radici, che consente di mettere a dimora gli alberi garantendone la crescita e Cupolex Radici Esistenti, che consente di apportare acqua e aria alle piante aumentandone contestualmente la resistenza ai recenti fenomeni estremi.
La città di Udine ha realizzato un tratto di via Ramandolo utilizzando il sistema Cupolex Radici Esistenti per mettere in sicurezza i marciapiedi ammalorati, al fine di evitarne la rottura, i rischi di caduta per i pedoni/ciclisti e ridurre nel contempo i costi di manutenzione.