La soluzione tecnica del pavimento flottante viene ampiamente utilizzata grazie alla semplicità di manutenzione, alla flessibilità di passaggio degli impianti ed eventuale loro futura modifica. Ad esempio una palazzina ad uso uffici nel corso degli anni avrà bisogno di nuove postazioni di lavoro, ambienti che cambiano di destinazione d’uso o semplicemente modifiche alle infrastrutture tecnologiche. Proprio per queste ragioni l’utilizzo dei pavimenti flottanti è in aumento in quanto soluzione tecnica adatta ai requisiti di progetto.
Ma qual’è il miglior modo per realizzare il piano terra su cui posarlo?
Solitamente il piano terra delle palazzine ad uso uffici viene realizzato con: magrone o platea di fondazione, vespaio aerato Cupolex, soletta in c.a., isolante termico XPS, massetto e pavimento flottante. Tale soluzione isola termicamente dal terreno e garantisce un ambiente salubre, privo di umidità ed inquinanti di risalita dal sottosuolo, grazie alla ventilazione naturale o forzata del vespaio.
In cantiere tale pacchetto comporta il getto della cappa in c.a. sopra al Cupolex ed un successivo getto del massetto al di sopra dell’isolamento termico, atto a distribuire il carico puntuale dato dai piedini del pavimento flottante sull’isolante stesso.
L’innovativo vespaio aerato a cappotto Isolcupolex rappresenta un’ottima soluzione sia dal punto di vista progettuale che cantieristico.
Ecco qui le due sezioni a confronto.
Tale soluzione isola termicamente dal terreno e garantisce un ambiente salubre, privo di umidità ed inquinanti di risalita dal sottosuolo, grazie alla ventilazione naturale o forzata del vespaio.
In cantiere tale pacchetto comporta il getto della cappa in c.a. sopra a Cupolex ed un successivo getto del massetto al di sopra dell’isolamento termico, atto a distribuire il carico puntuale dato dai piedini del pavimento flottante sull’isolante stesso.
L’innovativo vespaio aerato a cappotto Isolcupolex rappresenta un’ottima soluzione sia dal punto di vista progettuale che cantieristico.